Beato fra i mafiosi Don Puglisi: storia, metodo, teologia

200 pagine
Di Girolamo Editore
Collana: Mafia, antimafia e dintorni
Autori: Augusto Cavadi, Francesco Palazzo, Rosaria Cascio
isbn: 978-88-97050-25-4
15,00 €Si può testimoniare di un prete che la Chiesa cattolica proclama “beato” senza cedere alla retorica, alla falsificazione storica, al buonismo” interpretativo? I tre autori di questo libro ci provano: hanno conosciuto don Pino Puglisi (ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993) e hanno scritto di lui in diverse occasioni. Nella prima e nella quarta parte Francesco Palazzo ricostruisce i tre
anni di don Puglisi a Brancaccio, con qualche cenno a quanto accaduto dopo. Traccia inoltre una storia recente, sino all’arrivo di don Pino, della parrocchia di S. Gaetano e del quartiere. Nella seconda parte Augusto Cavadi riflette sul significato teologico e filosofico di questo martirio evidenziando soprattutto come esso costituisca la spia eloquente di una comunità ecclesiale spesso indifferente. Nella terza parte Rosaria Cascio ricostruisce la metodologia pastorale di don Pino alla luce della sua formazione teologica e psicologica e delle diverse esperienze nel corso della sua generosa esistenza.
Il volume è impreziosito dalle testimonianze di don Francesco Michele
Stabile e di Salvo Palazzolo. Vuoi acquistarle il libro?http://www.digirolamoeditore.com/mafia-antimafia-e-dintorni/beato-fra-i-mafiosi/

INDICE DEL LIBRO
Parte prima di Francesco Palazzo
I. A mo’ di prologo
II. L’inizio e la fine
III. Un interrogativo ancora aperto
IV. Un Comitato di cittadini per una Brancaccio vivibile
V. La testimonianza di Rosaria
VI. Il Centro “Padre Nostro”
VII. Incontro al martirio
VIII. Trentamila lire al mese
IX. Il salone della chiesa si trasforma in un campo di calcio
X. Un po’ dopo. E oggi
XI. Per finire. Ma anche per continuare
XII. L’agenda dell’ultimo anno
XIII. «Pino, dai che ce la fai!»
Parte seconda
L’anomalia di un prete (quasi) normale di Augusto Cavadi
I. Per cominciare dalla fine
II. Combattere con metodi nonviolenti
III. L’antimafia dei gesti
IV. Che significa essere un prete “normale”?
V. Una pastorale “oggettivamente” antimafiosaParte terza
Il metodo di padre Puglisi, di Rosaria Cascio
I. Conoscere Puglisi
II. Montevago (Valle del Belìce) 1968
III. Movimento Presenza del Vangelo
IV. Palermo Est: Romagnolo, Decollati, Scaricatore (1973-1974)
V. Tra le montagne dell’interno:Godrano (1970-1978)
VI. Centro diocesano vocazioni (1979 – 1990)
VII. Puglisi entra nella mia vita
VIII. «Sì, ma verso dove?»
IX. Parrocchia di San Gaetano a Brancaccio (1990 – 1993)
Parte quarta
Il contesto storico-sociale di Francesco Palazzo
I. Brancaccio
II. La piazza dei due santi
III. Le chiese di Brancaccio
IV. Il professore, la storia e la mafia
V. Ciaculli
VI. Il Sessantotto a Brancaccio
VII. La sezione del PCI
VIII. Nuovo Cinema Brancaccio
IX. A San Gaetano un’altra generazione
X. La mia prima comunione e tutte le altre
XI. La politica e lo scontro
XII. Una manifestazione eclatante
XIII. La Teologia della liberazione a San Gaetano
XIV. Brancaccio e la Primavera di Palermo
XV. Don Rosario Giuè, ieri e oggi
XVI. Un anno di transizione
La testimonianza di un amico presbitero, Francesco Michele
Stabile
Don Pino Puglisi, prete e martire
La mia rilettura all’indietro
Le azioni che diventano annunzio
Un modello di vita comunitaria alternativo
Perché fu ucciso Puglisi?
Il contesto: un cattolicesimo municipale
La Chiesa siciliana e il fenomeno mafioso
La testimonianza di un amico giornalista, Salvo Palazzolo
Le tappe della vita di Don Puglisi