IO PRETENDO LA MIA FELICITA’ (ho pagato tanto e adesso me la merito)

Prefazione di Pia Blandano
Navarra Editore
Categoria: Narrativa
Collana: fc
Anno: 2015
Pagine:80
Prezzo: 8,00 €
ISBN 978-88-98865-21-5

 

 

 

È possibile un rapporto diverso tra insegnante e alunno? Quanto è determinante star bene insieme a scuola per migliorare il proprio rendimento scolastico? Si può rimanere insegnanti autorevoli costruendo rapporti di amicizia con i propri alunni?
A queste e ad altre domande risponde involontariamente questo libro, raccontando una scuola che vuole stare al passo con i tempi, parlando la lingua dei giovani senza rinunciare alla presunzione di insegnare qualcosa.
Un lavoro di scrittura collettivo di un’insegnante – Rosaria Cascio, curatrice del testo – e di un gruppo di studenti – la classe I E del Liceo di Scienze Umane Regina Margherita di Palermo – ragazzi e ragazze di 14 anni, alcuni con vissuti personali molto dolorosi, che in questo testo si raccontano senza filtri, parlando delle loro ambizioni, dei sogni, delle difficoltà di essere adolescenti oggi, facendoci vivere i loro rapporti d’amicizia, d’amore, facendoci entrare nelle loro famiglie, a scuola, mettendo a nudo tutto, anche le loro paure più profonde. Perché quando si è adolescenti un lutto, un amore non corrisposto, una sconfitta scolastica possono risuonare come la fine del mondo.
Un libro per dirsi, allora, per ritrovarsi, per raccontarsi, per sostenersi vicendevolmente e anche personalmente.
Un esperimento per dimostrare che ci si può volere bene rimanendo alunni e professori, che è nella dimensione relazionale che si gioca la costruzione del senso e sta il focus del processo educativo, e che solo così si può dar vita a un vero cambiamento di prospettiva nel quale riporre le speranze di una scuola “buona”.
In un commovente esperimento di scrittura collettiva, un’insegnate di lettere e un gruppo di ragazzi quattordicenni ci raccontano, per una volta insieme, i sogni e le difficoltà di una generazione e ci indicano la via per costruire la buona scuola.

 

INDICE DEL LIBRO
Prefazione. La ricerca del senso educativo
Introduzione
Inizio
Noi e voi
Parte il viaggio: in carrozza!
La strada è quella giusta
Osare, a volte, si può!
“Aspettavo da molto un momento così…”
L’amore è una cosa meravigliosa…
Angelos e noi. Voi e la scuola
Occupì occupà occupiamo la città
Il ritorno alla normalità
C’è posto anche per te
Epilogo e senso                               

 

 

 

 

 

 

 

 

               

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Storia
E’ iniziato tutto per gioco. Una sfida da raccogliere. Un anno scolastico da inventare intorno a questa sfida. E così, da insegnante di lettere, la prof.ssa Rosaria Cascio ha rilanciato la sfida ai suoi alunni appena conosciuti. Era l’anno scolastico 2013.
“Sono 23 nella classe del Liceo delle Scienze Umane quest’anno. Quasi tutti di sesso femminile, pochi maschi. Ma quando li ho conosciuti, a Settembre, da insegnante di lettere e storia sapevo da subito che avrei dovuto fare qualcosa di speciale con loro. Ero già a conoscenza, infatti, di storie e vissuti personali molto dolorosi e so per esperienza che non si può star bene insieme a scuola senza star bene, prima di tutto, con sé stessi. E siccome la scuola è frequenza quotidiana, cioè vita, occorre sapersi inventare sempre qualcosa per creare condizioni favorevoli per una buona riuscita di tutti nell’apprendimento. Io la scuola la vedo così. Quindi ho deciso di proporre loro la partecipazione ad un concorso letterario perché avrei ottenuto di fare l’utile ed il dilettevole. Scrivere di sé è un’attività con effetti benefici anche in discipline diverse dall’italiano; il benessere che deriva dal raccontarsi è paragonabile agli effetti positivi a catena di una bella corsa all’aria aperta. Infatti hanno scritto ed anche tanto e bene e, soprattutto, con piacere. Se avessi assegnato loro un riassunto di una lettura avrei ottenuto soltanto sbuffi e musi storti. Perché sarebbe stato un compito che avrebbero dovuto eseguire di malavoglia. Inoltre hanno scritto di sé, hanno parlato, si sono liberati, hanno tirato fuori i loro fantasmi e li hanno condivisi. Ne è risultato un libro che ho personalmente curato costruendoci attorno una cornice ma lasciando inalterato quanto loro stessi avevano scritto. Le loro parti sono riconoscibili perché in corsivo. E di ognuno c’è almeno una frase. Neanche io immaginavo questo risultato che, a prescindere da come sarebbe andata a finire, era già un incredibile successo per le relazioni umane che si stavano nel frattempo costruendo e per l’effetto quasi terapeutico che esso stesso ha sortito. Un libro per dirsi, per raccontarsi, per sostenersi vicendevolmente ed anche personalmente. Dopo averlo completato ho deciso di leggerlo in classe. Tre lunghe ore di commozione e di lacrime da parte di tanti, anche mie. Tre ore per dirci, in fondo, che ci si può voler bene rimanendo alunni e professori, liberi di essere, ogni tanto, impreparati e di mettere, quando occorre, anche un quattro. Come dire :”io ti aspetto. Ce la puoi fare!”. Perchè i treni, nella vita, passano in ogni momento.”.
Dal libro alla scena il passo è breve. E così, dopo la pubblicazione e la presentazione in giro, in special modo, per le scuole della Sicilia, della Campania, della Toscana e dell’Emilia Romagna, il progetto di scrittura è diventato laboratorio teatrale all’interno dell’Alternanza Scuola Lavoro. Ed infine è nato lo spettacolo rappresentato in decine di occasioni molte delle quali di carattere antimafia. Infatti non si tratta di una semplice narrazione di storie di adolescenti.
Né si tratta di un semplice spettacolo scolastico. Quella che viene messa in scena è la relazione educativa basata sulla metodologia educativa e pedagogica di Padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, del quale la prof.ssa Cascio è stata allieva.
Quel metodo lo ha vissuto sulla sua pelle essendo stata per quattordici anni all’interno dei gruppi giovanili del sacerdote. Quel metodo ha studiato e di quel metodo ha scritto diversi libri. Per farlo conoscere gira l’Italia in incontri pubblici con comunità e scolaresche.
Su quel metodo costruisce il suo “essere” e non “fare” l’insegnante.
Questa è la storia di una possibile “Buona Scuola”.

Presentazione

Il libro “Io pretendo la mia felicità (ho pagato tanto e adesso me la merito) nasce da alcune domande di fondo : è possibile un rapporto diverso tra insegnante e alunno? Quanto è determinante star bene insieme a scuola per migliorare il proprio rendimento scolastico? Si può rimanere insegnanti autorevoli costruendo rapporti di amicizia con i propri alunni? E se l’insegnante ha anche un’esperienza personale di formazione e di crescita con un uomo ucciso dalla mafia perchè con la sua azione pedagogica sottraeva giovani destinati ad un futuro da gregario – un uomo come P. Pino Puglisi – questo è indifferente o diventa una componente imprescindibile per il suo stesso stile e metodo educativo? A partire da questa esperienza personale, infatti, la prof.ssa Cascio ha maturato e definito un metodo pedagogico basato sulla relazione autentica e sull’ascolto finalizzato non soltanto ad insegnare contenuti ma, soprattutto, ad in-segnare dentro, a lasciare un segno, aiutando i ragazzi alunni a vedere la cultura come un criterio per la costruzione del senso della propria vita. E, quindi, della propria felicità. Da questi vissuti è venuto fuori un lavoro di scrittura collettiva di un’insegnante e di un gruppo di studenti del Liceo di Scienze Umane Regina Margherita di Palermo – ragazzi e ragazze di 14 anni quando hanno iniziato il percorso di studi superiori, alcuni con vissuti personali molto dolorosi, che in questo testo si raccontano senza filtri, parlando delle loro ambizioni, dei sogni, delle difficoltà di essere adolescenti oggi, facendoci vivere i loro rapporti d’amicizia, d’amore, facendoci entrare nelle loro famiglie, a scuola, mettendo a nudo tutto, anche le loro paure più profonde. Perché quando si è adolescenti un lutto, un amore non corrisposto, una sconfitta scolastica possono risuonare come la fine del mondo. Un esperimento per dimostrare che ci si può volere bene rimanendo alunni e professori, che è nella dimensione relazionale che si gioca la costruzione del senso e sta il focus del processo educativo e che solo così si può dar vita a un vero cambiamento di prospettiva nel quale riporre le speranze di una scuola “buona”. L’importanza del libro risiede, anche e soprattutto, nel fatto che racconta l’efficacia di un metodo di insegnamento ispirato alla metodologia pedagogica ed educativa di Padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso nel 1993 dalla mafia di cui l’insegnante è stata, appunto, allieva. Per questo, da diversi anni, il suo impegno è di far conoscere le opere e il metodo del sacerdote presso scuole e gruppi di giovani in tutta Italia.
Da insegnante ripropone in classe la pedagogia e la metodologia educativa dell’educatore Puglisi che, senza parlare direttamente di mafia, attraverso la pratica dell’ascolto attivo e della relazione responsabilizzante, favorisce la centratura dell’alunno su sé stesso e sulle proprie potenzialità che riesce, così, ad attivare diventando la persona che potenzialmente è. L’adulto significativo, suo riferimento, si pone nei suoi confronti come un facilitatore e, al contempo, come esempio coerente dei valori che propone nella relazione. L’insegnante “è la sua parola”, non la regola detta ma la regola testimoniata. Il metodo educativo, così, diventa efficacemente capace di costruire prassi alternative a quelle mafiose.

Curriculum del libro e dello spettacolo

Il libro e lo spettacolo sono stati presentati durante incontri pubblici e presentazioni mirate all’interno di scuole, manifestazioni, festival, librerie, teatri comunali ed associazioni.
Il libro, già alla seconda ristampa, è stato presentato nelle seguenti occasioni:

1. Istituto Comprensivo “Agatino Malerba” di Catania durante il “Maggio dei libri 2018” – 20 Aprile 2018
2. Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie – I.C. G. Verga; ITST E. Morselli, Libreria Mondadori,      Parrocchia S. Lucia. Gela – 20 e 21. 3.2018
3. 100 passi verso il 21 marzo 2018: 
     1. Istituto Comprensivo di Borgo Virgilio (MN) – 7.2.2018
     2. Centro Sociale Associazione Borgo Angeli (MN) – 6.2.2018
4. Le Federiciane-“In-Segnare…. il mondo della scuola a confronto” – Menfi 9.9.2017
5. Book-bang Festival – Messina Ottobre 2016
6. Festival del libro “Una marina di libri” 9 Giugno 2016
7. Liceo Regina Margherita – Palermo Aprile 2016
8. Istituto Comprensivo Puglisi – Palermo Marzo 2016
9. Istituto Don Bosco – Palermo Marzo 2016
10. Liceo Scientifico Volta – Palermo Marzo 2016
11. Liceo Scientifico Cannizzaro – Palermo Marzo 2016
12. Liceo Scientifico Basile – Palermo Febbraio 2016
13. Istituto Tecnico Commerciale Pareto – Palermo Febbraio 2016
14. Manifestazione FestAmbiente del Mediterraneo – Palermo Dicembre 2015
15. Manifestazione Volalibro – Noto (Siracusa) Novembre 2015
16. Comune di Caselle in Pittari (Salerno) e scuole Maggio 2015
17. Comune di Sapri: scuole superiori Maggio 2015
18. Convegno Nazionale Ass.Italiana Pedagogisti ed Educatori (APEI) – Palermo Maggio 2015
19. Libreria Feltrinelli – Palermo Maggio 2015
20. Liceo Classico Vittorio Emanuele II – Maggio 2015
21. Liceo delle Scienze Umane Regina Margherita – Palermo Aprile e Maggio 2015
22. Liceo Scientifico Basile – Palermo Aprile 2015
23. Associazione Doppio Binario – Palermo Aprile 2015
24. Libreria Macaione – Palermo Aprile 2015
25. Manifestazione Palermolegge – Palermo Aprile 2015
26. Festival “Noicontrolemafie 2015” – Reggio Emilia Aprile 2015
27. Liceo Scientifico Danilo Dolci – Aprile 2015
28. Galleria d’arte Bobez – Palermo Marzo 2015
29. Festival “Palermo città educativa” – Palermo Marzo 2015

Lo spettacolo, messo in scena all’interno dell’alternanza scuola lavoro a partire dall’a.s. 2015/16, è stato rappresentato:

1. Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie – I.C. G. Verga; ITST E. Morselli, Libreria Mondadori,      Parrocchia S. Lucia. Gela – 20 e 21. 3.2018
2. 100 passi verso il 21 marzo 2018:
     1. Istituto Gonzaga di Castiglione delle Stiviere (MN) – 8.2.2018
     2. Teatro Comunale di Gonzaga (MN) – 7.2.2018
     3. Palasport di Cerese (MN) – 7.2.2018
     4. Teatro Bibiena di Mantova – 6.2.2018
3. Istituto Tecnico Settore Tecnologico “Vittorio Emanuele III” – Palermo – 27-5-2017
4. 3° Edizione della Manifestazione “PalermoLegge” – Palermo – 19.5.2017
5. 1° Festival Nazionale del Teatro della Legalità “Talè, talè, talìa”– Enna – 6 Maggio 2017
6. VII Festival Nazionale della Legalità “NOICONTROLEMAFIE 2017” :
     1. Sala Espositiva L’Incontro – Casalgrande – 7.4.2017
     2. Piccolo Teatro in Piazza – S. Ilario d’Enza – 6.4.2017
     3. Teatro ReGiò di Reggio Emilia – 6.4.2017
     4. Teatro Herberia – Rubiera – 5.4.2017
     5. Aula Magna Liceo Bertrand Russell – Guastalla – 4.4.2017
7. 2° Edizione di “Palermo. Festival della Città Educativa” – 18 Novembre 2016
8. Manifestazione “Una marina di libri” – Palermo Giugno 2016
9. Liceo Regina Margherita – Palermo Giugno 2016
10. Teatro Comunale di Licata (AG) Maggio 2016
11. Teatro Comunale Garibaldi di Enna Maggio 2016

 

Lo spettacolo: “Io pretendo la mia felicità”

Spettacolo “Io pretendo la mia felicità” registrato il 6.2.2018 a Mantova, nel Teatro Scientifico Bibiena. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro scritto dalla classe 1E del Liceo Regina Margherita di Palermo insieme alla docente Rosaria Cascio, pubblicato l’anno dopo dalla Navarra Editore e trasformato in spettacolo l’anno dopo ancora con la regia di Maria Cristina Sarò. Grazie a AGATI SILVIA, ARMENI SIMONA, BADAGLIACCA MARIA ELISA, CACCIATORE ERICA, CACCIATORE GIULIA, CHIARELLO FEDERICA, D’ANGELO SOPHIA, DILUVIO FEDERICA, DI MICELI MIRIANA, FALCI CAROLA, FERALDI MARTA, FURNARI MELANIA, GIARRATANA MIRIAM, GRECO CLAUDIA, GUIDA GIANMARCO, IRRERA FEDERICA, LA VARDERA ANGELO, LI VOLSI RENATA, LONGO CHIARA, LUMIA CARLOTTA, MORELLO GIUSEPPE, MORELLO SIMONA, OPPONG MARGHERITA, PETRE STEFAN CATALIN, QUATTROCCHI SILVIO, SOLOPERTO SIMONA, SPATAFORA SOFIA. 

Prima edizione dello spettacolo rappresentata al teatro comunale di Licata il 13 e 14 Maggio 2016 dagli alunni della classe 3E del Liceo delle Scienze Umane “Regina Margherita” di Palermo insieme alla loro insegnante di lettere Rosaria Cascio. Regia di Maria Cristina Sarò. 

Nelle cucine della Corte Ospitale di Rubiera, 2017

una scena dello spettacolo a Rubiera 2017

 

RECENSIONI e RASSEGNA STAMPA

Recensione al libro del Dott. Giuseppe Chiazzese, CNR Palermo

18 Marzo 2015 – Balarm – “Io pretendo la mia felicità. Il libro degli scrittori-autori del regina Margherita”

23.3.2015 Siciliainformazioni.com – Il dialogo tra docenti e alunni in un libro “collettivo” di Antonino Cangemi

23.5.2015 Itacanotizie – “Io pretendo la mia felicità” di Rosaria Cascio – di Vincenzo Piccione

2 luglio 2015 Centonove – “Quando gli studenti insegnano” di A.Cavadi 

27 dicembre 2015 Paper Rhapsody –  “Io pretendo la mia felicità” di Francesca

9 maggio 2017 – La Sicilia – “Sul palco l’impegno e le emozioni”

4 febbraio 2018 – Gazzetta di Mantova – “Dibattiti e teatro per ricordare le vittime della mafia” – di Barbara Rodella

7 febbraio 2018 – La voce di Mantova – “La mafia è stupida e ha paura della cultura” di Mendes Biondo

8 febbraio 2018 – La Gazzetta di Mantova – “Padre Puglisi era la speranza” di Elena Poli

10 febbraio 2018 – Gazzetta di Mantova – “Gli studenti di Borgo Virgilio a lezione di legalità”

Febbraio 2018 – Giornale dell’Istituto di Borgo Virgilio – recensione dello spettacolo

11 febbraio 2018 – La cittadella – “Ammazzato dalla mafia, padre Puglisi vive nei cuori” di Goffredo Castellani

20 marzo 2018 Accento news – “Io pretendo la mia felicità”, Rosaria Cascio incontra gli alunni della Verga

Settembre 2018 – Acqua&Sapone – “La pedagogia della relazione” di Angela Iantosca

 

GALLERIA FOTO

 

 

Spettacolo rappresentato al Teatro Re Grillo di Licata il 14 Maggio 2016 con la regia di Maria Cristina Sarò

Spettacolo rappresentato al Teatro Garibaldi di Enna il 10 Maggio 2016

 

GALLERIA VIDEO

 

Le Federiciane-“In-Segnare…. il mondo della scuola a confronto” – Menfi 9.9.2017

 

3° Edizione della Manifestazione “PalermoLegge” – Palermo – 19.5.2017

 

I premi

Lo spettacolo ha ottenuto i seguenti premi e riconoscimenti:
1. Premio Nazionale per il miglior tema trattato – 1° Festival Nazionale del Teatro della Legalità “Talè, talè, talìa”– Enna – 6 Maggio 2017

talè talè talìa

Talè Talè Talìa

 

2. Targa e medaglie “Festival Palermo città educativa” 2016

Palermo legge

3. Targa “I cantieri delle utopie” – Licata 2016

i cantieri delle utopie

4. Targa per la quarta settimana della legalità “Giù le mani” – Enna 2016

premio settimana della legalità

5. Pupazzo “Gogòl – regala un sorriso” Un pretesto per portare il sorriso, un invito all’ottimismo che va donato per premiare chi crede in se stesso e pensa positivo- Enna 2016

Gogol

 

INTERVISTE E RECENSIONI

Intervista in occasione della tournée dello spettacolo durante il festival NOI CONTRO LE MAFIE 2017 in Emilia Romagna

 

Intervista di Danilo Ciulla per la trasmissione “Una Città Perbene” 13° Puntata 26 Maggio 2015

Intervista di Federica, Simona e Federica durante la presentazione del libro al festival Noi contro le mafie 2015

Fiorella Ferrarini, rappresentante dell’Associazione Nazionale Partigiani (ANPI), sul progetto di scrittura “Io pretendo la mia felicità” presentato al festival Noi contro le mafie 2015

Noicontrolemafie 2015 intervista a Rosaria Cascio

 

Presentato il libro “Io pretendo la mia felicità” alla scuola media di Gela “G.Verga” attraverso lo spettacolo omonimo in occasione della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie – I.C. G. Verga; ITST E. Morselli, Libreria Mondadori,Parrocchia S. Lucia. Gela – 20 e 21. 3.2018

 

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